Tutorial Fotografici? Ma mi faccia il piacere!
Ultimamente la rete è piena di tutorial fotografici: un tutorial per stampare digitalmente, un tutorial per fare foto di reportage, un tutorial per fare streetphotography, un tutorial per andare in gabinetto con l’ultima reflex da 50 megapizze e farsi un selfie nel momento topico, ecc… Ma mi faccia il piacere! Non se ne può più!
La mania di tutti questi tutorial nasce da due fattori: da una parte l’esigenza di chi li scrive di attirare visitatori sul proprio sito perché mettere le paroline magiche “tutorial fotografico” sul titolo del post fa schizzare le visite in men che non si dica, con conseguente incremento dei profitti pubblicitari, dall’altra attira il novizio di turno che spera di cavarsela con poca fatica e cerca la via facile, senza “lo spreco” del tempo necessario ad apprendere i fondamenti della materia.
E’ l’epoca dove tutti sanno tutto, lo divulgano a tutti, lo leggono tutti, e spesso lo ri-divulgheranno a tutti, perpetuando la superficialità e l’ignoranza.
L’ultimo che ho letto tra i tutorial fotografici è questo sulla stampa digitale che è particolarmente grave non solo per le sciocchezze scritte, ma perché pubblicato sulla popolare rivista internazionale Digital Camera World, dedicata appunto alla fotografia digitale. Ho avuto modo di comprarla anch’io un paio di volte, ma ve la sconsiglio, ho già speso io i soldi per verificarne la qualità, almeno risparmiate i vostri.
Ma torniamo a questo illustre esempio/scempio tra i Tutorial Fotografici. Il post nasce con l’obiettivo di insegnare a preparare le fotografie per la stampa in photoshop, o almeno questo sarebbe l’intento, se non fosse per l’incredibile serie di errori presenti nell’articolo.
All’interno del post l’autore afferma:
1. Che per impostazione predefinita , Photoshop utilizza lo spazio colore dello schermo (o friendly che sia) sRGB;
2. Che per evitare fuori gamma è meglio convertire la foto ad uno spazio più stretto AdobeRGB;
3. Che le vostre foto vanno convertite dallo spazio sRGB allo spazio AdobeRGB;
4. Che prima della stampa è necessario fare un’ulteriore conversione questa volta allo spazio CMYK;
Le prime due affermazioni sono completamente sbagliate e l’autore dimostra di conoscere l’argomento meno di mia nipote Valeria di otto anni, perché anche lei sa quale sia la differenza tra lo spazio di colore e il profilo di colore ICC utilizzato dalle periferiche (scanner, video, stampanti, ecc…) e sa ancora meglio che lo spazio sRGB è più piccolo dello spazio AdobeRGB e quindi convertire una foto da sRGB ad AdobeRGB per preparala alla stampa non serve a nulla. Infatti le informazioni che non avevo nello spazio più piccolo non vedo proprio come si possano creare per magia con una conversione nello spazio colore più grande. Date un occhio qui ai sotto ai grafici degli spazi sRGB (il primo) e AdobeRGB.
Tutti i monitor hanno un profilo ICC RGB, la maggior parte copre la riproduzione dello spazio di colore sRGB e solo ultimamente cominciano a diffondersi monitor che riproducono bene anche lo spazio AdobeRGB, ma se Valeria lo sa, mi domando come non possa saperlo il nostro autore. Altro passaggio completamente inutile, se si stampa attraverso photoshop, è la conversione ad uno spazio CMYK, che tra l’altro l’autore non specifica quale sia nel suo articolo, perché tale passaggio viene attuato dal motore di stampa di photoshop stesso.
Sull’argomento Metodo di colore/Spazio di Colore/Profili ICC/Stampa digitale i tutorial fotografici si scatenano e scrivono le stupidaggini peggiori, ma basterebbe poco, un pò di tempo da dedicare alla lettura di qualche buon articolo invece di passare il proprio tempo tra le stupidaggini di facebook.
Personalmente vi consiglio il Blog di Mauro Boscarol (una miniera per questi argomenti) e quello di Marco Olivotto, due autorità in Italia in questo campo.
Tutorial Fotografici? Bah! …